La collina...

Qualche info sul luogo: La Chiesa Madonna della Campana

La chiesa della Madonna della Campana si erge su una collina di circa 160 metri d'altezza, dalla quale è possibile scorgere il panorama della città e delle campagne circostanti.

La storia di questa chiesa si perde fra vaghe informazioni e leggende che la vogliono fondata dai Greci o dai Normanni. I primi dati certi risalgono alle due bolle papali, la prima concedeva l'elevazione della chiesa intorno al 1308 e la seconda, dell'anno 1500 ne dava la conferma. Nei primi decenni del XVII secolo, l'allora feudatario D'Aquino ed il popolo di Casarano, decisero di abbattere la prima piccola chiesa e ne costruirono una più grande che è quella attuale ultimata nel 1639: lunga 18 metri, larga 8 e alta 13.

Nel 1679 Fratello Onofrio affresca la parete posteriore dell'altare maggiore con la Gloria del Paradiso e probabilmente sono da attribuire allo stesso le altre pareti della chiesa tra i quattro altari laterali. Al centro dell'altare maggiore, affrescata su una pietra levigata, vi è l'immagine della Vergine col Bambino. Si tratta di un'icona di pretto stampo orientale ma non è chiaro se il monolito sia stato portato qui dai monaci basiliani della prima o della seconda migrazione, o se sia stata invece dipinto in loco da qualche anacoreta frescante del vicino cenobio del Crocifisso o da qualche scuola pittorica fra le tante fiorite fra i monaci basiliani.

La leggenda narra che agli albori del Seicento sul colle di Casarano si estendeva la proprietà di un vecchio feudatario, possidente un grosso gregge di buoi. Un giorno il massaro di questi, che si occupava del bestiame, si spinse con la mandria fino all'estremità del colle. A sera, rientrando alla fattoria, si accorse che mancava un bue. Tornato indietro, trovò sulla cima del colle il bue inginocchiato che con le corna scavava la terra e, a ogni cornata, si sentiva suonare una campana. Il massaro corse dal padrone a raccontare l'accaduto, ma questi, incredulo, volle recarsi sul posto. Ivi giunti, constatarono che il bue con le corna aveva segnato una croce sul terreno. L'indomani il feudatario, nel punto dov'era la croce, fece scavare in profondità e con grande sorpresa fu riportato alla luce un catafalco di pietra raffigurante l'immagine della Madonna con il Bambino. In quel luogo il feudatario fece costruire una nicchia per porvi quella sacra immagine da lui chiamata "Madonna della Campana", curandosi che ogni sera fosse acceso un lumicino ad olio, rito che si tramandò fino alla costruzione del tempio che sorse ad opera di un ricco mercante greco che lo fece erigere per grazia ricevuta. Si dice infatti che questi in una notte tempestosa navigava con un piccolo veliero nelle acque del Mar Ionio e, sul punto di naufragare, invocò il nome della Madonna. Fu allora che scorse un lumicino lontano e puntando la prua in quella direzione riuscì a toccare terra. Camminò tutta la notte per raggiungere quella luce e solo all'alba fu ai piedi della Vergine. La chiesa che fece costruire conserva tuttora quella sacra immagine venerata ogni anno la domenica successiva alla Pasqua.

La Madonna della Campana, cui la chiesa è dedicata, è la compatrona di Casarano insieme a San Giovanni l'Elemosiniere. È altresì protettrice dei cavamonti, minatori di un tempo che estraevano dalla roccia locale il carparo necessario per le costruzioni.